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LA STORIA DAL 1908 AL 2008
La storia di borgata come comunità religiosa risale a molti secoli addietro. L'esistenza del villaggio risale prima dell'anno 1000. Nel 1845 il novello sacerdote don Felice Martignoni è nominato vicario di Bobbiate sotto la parrocchia di Casbeno.
Il 3 agosto del 1892 approda a Bobbiate proveniente da Ghirla don Carlo Gorla il primo parroco di San Grato, giovane sarà proprio lui il 7 settembre 1908 a celebrare per la prima volta la patronale della parrocchia così resa autonoma. Nei giorni 6 e 7 maggio 1912 il cardinale Andrea Carlo Ferrari incontra per la prima volta la nuova parrocchia di Bobbiate, la visita pastorale è l'occasione per posare la prima pietra del ormai necessario ampliamento della chiesa parrocchiale, lavori che inizieranno il 5 agosto.
L'antica facciata viene demolita per essere sostituita con uno stile certamente nuovo, più estetico. Succede come parroco don Ambrosio Ravizzini e fa il suo ingresso in San grato l' 11 aprile 1916.
Il 2 gennaio del 1927 Bobbiate non è più comune autonomo e viene accorpata a Varese, eretta capoluogo di provincia. L'ingresso solenne del nuovo sacerdote don Mario Cortellezzi avviene la domenica del 7 ottobre 1956 e con lui la nostra parrocchia ed il paese intero voltano pagina.
Ricorriamo un secolo in cui la gente di San Grato ha vissuto tutti i passaggi verso la modernità. Da borgo contadino diventa operaio e poi borghese, da povero paesino rurale diventa centro residenziale. L'obbiettivo è celebrare il centenario spiegando tutto a chi non c'era. Questo lavoro è dedicato ai Bobbiatesi di ogni tempo. Puoi richiedere direttamente una copia del nostro libro contattando la parrocchia.
I Sacerdoti a "San Grato"
di Bobbiate (Varese)
DON CARLO GORLA
Nato a Seregno nel 1865, sacerdote dal 1890, si trova come coadiutore a Ghirla (Va) quando viene chiamato a Bobbiate dal compagno di studi don Angelo del frate, appena nominato parroco di Casbeno. Gorla arriva il paese il 3 agosto 1892 ed è il vero protagonista dell'autonomia ecclesiale della comunità. Il 18 luglio 1908 diventa ufficialmente il primo parroco di Bobbiate. Predicatore instancabile e penna brillante, figura tra i fondatori e i primi redattori del settimanale cattolico "luce" creato nel 1914. Muore a soli cinquant'anni il 13 dicembre 1915 a causa dei grandi malanni renali con complicazioni cardiache. Riposa nel cimitero di Bobbiate
DON AMBROGIO RAVIZZINI
Nato a Binago nel 1875, prete dal 1902, è designato parroco di Bobbiate in data 11 aprile 1916 e fa l'ingresso solenne il 16 giugno. Proviene da Ligurno, presso Cantello, dove per quattordici anni è stato coadiutore. Il primo embrione dell'odierno oratorio e opera sua. Rimane a Bobbiate esattamente quarant'anni e si spegne il 16 aprile 1956. Anche lui riposa nel nostro cimitero e divide una tomba col successore don Mario Cortellezzi.


DON MARIO CORTELLEZZI
Nato a Mozzate nel 1926, ordinato sacerdote dal beato cardinale Schuster l' 11 giugno 1949, viene destinato a Bobbiate dopo l'esperienza da coadiutore a Segrate, nella periferia milanese. Arriva in paese il 25 aprile 1956 e diventa parroco ufficialmente il 4 luglio con l'ingresso solenne il 7 ottobre. Sotto la sua guida il paese della parrocchia cambiano radicalmente volto: capo spirituale ma anche....... "Sindaco", costruisce la Chiesa e l'oratorio nuovi e reclama dalle autorità civili importanti novità urbanistiche, tra cui gli aggiustamenti viabilistici, il moderno edificio della scuola elementare, l'ufficio postale. Nel 1992 dopo 36 anni diventa arciprete del sacro Monte. Muore improvvisamente nella canonica del santuario il 24 settembre 2003 : dispone di essere seppellito nella sua Bobbiate.
DON RENATO CORBETTA
Brianzolo di Casatenovo, nato nel 1947, sacerdote dal 26 giugno 1971, entro ufficialmente in parrocchia il 29 novembre 1992 proveniente da Monza. Raccoglie con umiltà e dedizione la pesante eredità di un "gigante" e come don Mario si concentra sulla predicazione, sulla cultura come veicolo di evangelizzazione, sulla pastorale giovanile. Timoniere brillante e spigliato, a restaurare la chiesa vecchia e getta le basi per una profonda ristrutturazione del salone parrocchiale e del complesso dell'oratorio. Il suo lavoro si interrompe bruscamente per ragioni di salute nei primi mesi del 1997 viene trasferito a Milano.


DON FIORENZO MINA
Nato a Cagno nel 1955 , cresciuto a Cantello ed ordinato il 14 giugno 1980. Arriva a Bobbiate da Castelveccana ed entra in parrocchia nell'autunno del 1997. Sotto la sua guida avvengono la consacrazione (1998) e la dedicazione (2004) della chiesa nuova, nonché l'inaugurazione dell'oratorio profondamente rivoluzionato nelle strutture (2000). Orchestra le iniziative del giubileo del 2000, le celebrazioni per il centenario della Madonnina di Bobbiate (2002), il 40º della parrocchiale (2004), il 90º e ora il centenario della parrocchia. Dal 2003 all'attività pastorale in parrocchia affianca l'incarico di cappellano della casa circondariale dei Miogni sempre a Varese.
VOCAZIONI
Don Luigi Mentasti - Ordinato sacerdote nel 1943
Don Giancarlo Ferrari - Ordinato sacerdote il 3 giugno 1950
Don Pier Luigi Galli Stampino - Ordinato sacerdote il 27 giugno 1970. Assistente dell'Università cattolica
Don Giovanni Mariano - Ordinato sacerdote il 10 giugno 1978. Prevosto di Bollate
Don Antonio Niada - Ordinato sacerdote il 14 giugno 1980. Parroco a Desio
Padre Claudio Del Ponte - Monaco benedettino. Entra nel monastero dei Santi Pietro Paolo di Gudo di Buccinasco nel 1975. Ordinato sacerdote il 9 giugno 1990
Fra Paolo Bottinelli - Frate francescano dei Cappuccini. Voti il 15 settembre 2007 presso il convento di viale Borri a Varese
Suor Bambina Laperti - religiosa tra le figlie di Santa Maria della provvidenza del beato Luigi guarda nella, voti a Roma, San Pancrazio il 27 dicembre 1920.
Suor Prospera Tettamanti - Religiosa francescana missionaria d'Egitto. Voti a Roma il 4 ottobre 1922
Suor Maria Lamperti - Religiosa di don Guanella. Voti a Lora, Santa Maria, il 5 gennaio 1924
Suor Maria Enrica Tamborini - Al secolo Claudia, suora di Santa Giovanna Antida, a Erba nel 1957
Marinella Stura - Ausiliaria diocesana. Consacrata il 3 settembre 1989
San Grato - Vescovo del V Secolo
La città è Aosta, la romana Augusta Praetoria, la città più « alpina » d'Italia, nell'incomparabile scenario della sua valle. E il Patrono è San Grato, le cui reliquie si conservano nella cattedrale aostana insieme con quelle di San Giocondo, festeggiato il 30 dicembre.
San Grato fu Vescovo d'Aosta nel V secolo, tra il 450 e il 470. La sua rinomanza dovette essere assai grande sui due versanti delle Alpi, quello italiano e quello francese. Tale, almeno, da tentare la penna di uno scrittore ignoto e piuttosto tardo, non certo di fantasia, ma di epoca, il quale rinarrò a suo modo la vita del Vescovo d'Aosta, in mancanza di notizie storiche sicure.
Ne fece così un contemporaneo di Carlomagno Imperatore, con un errore di tre secoli abbondanti, giustificato dal fatto che Carlomagno fu una delle figure più popolari e amate dell'antichità. Attorno al quasi leggendario Imperatore fiorirono innumerevoli leggende, e sullo sfondo dei suo tempo vennero ambientate le più pittoresche imprese, di solito cavalleresche, ma talvolta anche religiose.
Aver quindi allacciato il nome di San Grato, Vescovo e Patrono di Aosta, alla « barba fiorita » di Carlomagno parve all'ignoto autore efficace abbellimento della figura del Santo. Per noi, la leggenda ha soltanto valore di curiosità, e commenta singolarmente la fama dei Santo aostano, fama certamente assai più antica della leggenda stessa.
Si sa infatti con certezza che, ad un concilio convocato a Milano, nel 451, dal Vescovo Eusebio, uno dei partecipanti e firmatari fu proprio San Grato, rappresentante la Chiesa di Aosta.
Alla stessa epoca sembra appartenere l'iscrizione sepolcrale del Santo, che ha una storia curiosa. Le reliquie di San Grato, come abbiamo detto, sono conservate nella cattedrale, in una cassa del XIII secolo. L'antica epigrafe, invece, si trova in un'altra chiesa. Qual è la ragione di questo fatto?
E’ una ragione semplice, e al tempo stesso suggestiva. Nel Medioevo, non solo le reliquie di San Grato erano considerate ricche di proprietà miracolose, ma perfino alla sua lapide funeraria si attribuivano virtù straordinarie, e si diceva, per esempio, che il suo contatto risanasse la repellente e contagiosa malattia della lebbra.
Perciò l'epigrafe venne portata, dalla cattedrale, al lebbrosario, a portata di mano, o almeno di preghiere, degli infelici infermi, che vivevano rigorosamente isolati dal resto del mondo. Quando il lebbrosario restò vuoto i resti del Santo avevano ricevuto, nel frattempo, una nuova e più degna sistemazione dentro la cattedrale. E allora l'epigrafe venne riposta in un'altra chiesa, come una reliquia a sé, circondata da viva venerazione.
Questo per quanto riguarda la lapide. San Grato in persona, poi, viene invocato, non soltanto ad Aosta, ma in tutto il Piemonte, per liberare le campagne dai bruchi, vermi, locuste, e altri insetti nocivi.






DON AMBROGIO MARSEGAN
In data 2 settembre 2010 viene nominato amministratore parrocchiale e proprio il 2 settembre 2011 lascerà Bobbiate, dove è stato per un anno vicario di don Mauro Barlassina nella "maxi" comunità pastorale Maria Madre Immacolata. Per i prossimi due anni nessuno abiterà nella casa parrocchiale che sarà oggetto di importanti interventi di restauro.


DON MAURO BARLASSINA
Nato a Lecco il 26 luglio 1961. A 14 anni entra in seminario a Seveso S.Pietro dove inizia il cammino di discernimento vocazionale, continuato poi negli anni successivi nel Seminario liceale di Venegono Inferiore. Negli ultimi due anni del seminario liceale si reca ogni domenica nella Parrocchia di Gornate Olona per animare l'oratorio. Dopo la maturità liceale, conseguita nel 1981, continua il tempo della preparazione all'ordinazione sacerdotale, prima nel seminario teologico di Saronno e poi in quello di Venegono Inferiore. Ordinato sacerdote il 7 giugno del 1986, attraverso l'imposizione delle mani del Cardinale Carlo Maria Martini. Negli anni di teologia collabora nelle parrocchie di Caderara di Paderno Dugnano, successivamente al Buon Gesù di Olgiate Olona e infine l'anno di diaconato è trascorso nella parrocchia di Jerago con Orago. Dal 1986 al 1996 è coadiutore nella parrocchia di S.Lorenzo M. di Lazzate e successivamente,
dal settembre 1996 al settembre 2003, come incaricato della pastorale giovanile nelle parrocchie di S.Stefano in Tradate e dei SS.Pietro e Paolo di Abbiate Guazzone. La nomina a parroco di Besnate è avvenuta dal primo settembre del 2003 con l'ingresso ufficiale il 9 novembre dello stesso anno per la festa di S.Martino
Dal primo ottobre 2010 sostituirà don Giorgio Maspero alla parrocchia di Masnago-Calcinate-Lissago di Varese ed assumerà la guida della comunità pastorale "Maria Madre Immacolata" che annovera circa ventimila fedeli comprendendo anche Avigno, Bobbiate e Velate. Sarà dunque responsabile di una vasta area che si estende dal lago alle pendici del Sacro Monte del comune di Varese.